Le regioni dello Champagne

La regione Champagne è divisa in cinque principali aree vinicole, ognuna con il suo terroir e vitigno predominante.

Ecco l’elenco delle cinque principali regioni vinicole della Champagne (o zones de production):

  1. Montagne de Reims

  2. Côte des Blancs

  3. Vallée de la Marne

  4. Côte de Sézanne

  5. Côte des Bar (o Aube)

Montagne de Reims

A sud di Reims, capitale della Champagne, si erge la Montagne de Reims, che raggiunge i 286 metri di altitudine.

Il carattere unico di questi vigneto risiede nella sua esposizione: i pendii su cui crescono le viti sono prevalentemente esposti a nord. Questo particolare microclima garantisce una maturazione ottimale delle uve.

L’aria fresca della sera scende verso la pianura, mentre l’aria calda che si forma durante il giorno sopra la Montagne de Reims scende sulle viti. La foresta circostante funge da regolatore naturale della temperatura.

La Montagne de Reims è il regno del Pinot Nero; ricopre il 60% della denominazione.

Conferisce potenza, corpo e vinosità allo Champagne e si adatta perfettamente ai terreni calcarei presenti qui.

Lo Chardonnay (che matura prima ed è quindi sensibile alle gelate primaverili) è preferito sui pendii a est del massiccio, ben riparati dai venti occidentali, in particolare a Trépail e Villers-Marmery.

La Montagne de Reims è la regione con il maggior numero di villaggi Grand Cru nella Champagne, con 10 su 17: Ambonnay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy, Louvois, Mailly-Champagne, Puisieulx, Sillery, Verzenay, Verzy e Tours-sur-Marne.

Côte des Blancs

A Épernay, l’altra capitale della Champagne, i vigneti della Valle della Marna terminano e lasciano il posto alla Côte des Blancs, che si estende da nord a sud, da Chouilly a Bergères-lès-Vertus. Insieme alla Montagne de Reims, questo è l’altro gioiello dei vigneti della Champagne, uno dei terroir di più alta qualità, che vanta sei Grand Cru e sei Premier Cru.

Questa è una terra di vini bianchi; lo Chardonnay regna sovrano, coprendo il 97% dei vigneti. A Vertus, tuttavia, il Pinot Nero sta guadagnando terreno sullo Chardonnay.

La Côte des Blancs è sinonimo di delicatezza, freschezza, finezza ed eleganza. Queste caratteristiche sono particolarmente apprezzate dalle grandi maison di Champagne per i loro assemblaggi.

Lo Chardonnay è un vitigno che rivela in modo particolare il terroir in cui cresce. Vale la pena notare che le vigne di Cramant, a nord, producono Champagne più potenti di quelle di Oger, che sono più incisive. Avize, al centro, si caratterizza maggiormente per la sua finezza.

Quando vinificati come vini da singolo vigneto, gli Chardonnay dei Grands Crus della Côte des Blancs sono di altissima qualità.

Qui, più è ripido il pendio, più il calcare è vicino alle viti. Questa disposizione conferisce maggiore mineralità ai vini.

Lo Chardonnay della Côte des Blancs offre note di nocciola, a volte tostate, burro fresco, agrumi, limone, mela cotogna, prugna mirabella e un tocco di salinità.

Côte de Sézanne

La Côte de Sézanne è essenzialmente una continuazione della Côte des Blancs, separata solo dalle paludi di Saint Gond e in gran parte dominata dalla stessa varietà, l’uva Chardonnay. Qui la sua espressione è più ricca e rotonda e i vini non possiedono la stessa capacità di invecchiamento degli Champagne dei villaggi Grand Cru della Côte des Blancs. Il sottosuolo è prevalentemente argilloso e limo argilloso con alcune sacche di gesso e le vigne sono orientate verso sud-est. Come la Côte des Blancs, è coltivata principalmente a Chardonnay (64%), ma circa un quinto è affidato al Pinot Meunier.

Per la sua esposizione favorevole i vini tendono a maturare e ad essere più avanti e fruttati rispetto a quelli della Côte des Blancs, probabilmente con una tendenza più rustica e meno fine.

Nonostante sia una zona meno rinomata rispetto alle altre aree dello Champagne, è proprio a Sézanne che è stata ritrovata la più antica vite al mondo: vitis balbianii o sezannensis. Ed è sempre a Sézanne che fu piantata la prima vite di Chardonnay, sotto il regno di Luigi IX.

Vallée de la Marne

A soli cento chilometri da Parigi, la regione offre un paesaggio di dolci colline dove le viti prosperano su entrambe le rive. Si narra che sia stato a Hautvillers, poco a nord di Épernay, che Dom Pérignon abbia scoperto l’arte della produzione di champagne.

Questa è l’unica regione della Champagne in cui predomina il vitigno Meunier. Molti viticoltori gli attribuiscono un posto d’onore, utilizzandolo persino come monovitigno e in singoli appezzamenti di vigneto. Questo vitigno ha una notevole capacità di adattamento al clima locale e matura più tardi.

Esiste un Grand Cru, Aÿ, e otto Premier Cru: Avenay-Val-d’Or, Bisseuil, Champillon, Cumières, Dizy, Hautvillers, Mareuil-sur-Aÿ e Mutigny, tutti concentrati intorno a Épernay.

Côte des Bar

Il nome della denominazione deriva dalla parola celtica “Bar”, che significa “la cima”. Situati nella parte più meridionale della regione vinicola della Champagne, i vigneti della Côte des Bar sono composti da pendii giurassici, costruiti su calcare kimmeridgiano. Qui, valli verdeggianti e piccole e ripide colline scavate da diversi corsi d’acqua creano un vero e proprio mosaico di diverse esposizioni. Il paesaggio è punteggiato da un’alternanza di boschi, colline e campi coltivati.

Questo terroir produce principalmente Pinot Nero leggero, ricercato dalle principali maison di Champagne per esaltare la freschezza delle loro cuvée. Nel comune di Riceys, esiste una denominazione di Champagne per vino fermo, il “Rosé des Riceys”, prodotto con uve Pinot Nero coltivate su 800 ettari.